In azienda lo chiamavano “il chimico”: per molti anni fu il principale collaboratore di Michele Ferrero. Entrò nell’azienda albese nel 1953, quando ancora la piccola industria creata da Pietro Ferrero nel 1946 doveva decollare, e con il “Signor Michele”, il figlio del fondatore, lavorò a lungo per migliorare i prodotti dell’impresa dolciaria, ancora ai suoi esordi. Francesco Rivella ci ha lasciato ieri all’età di 97 anni, proprio nella stesso giorno in cui è mancato il suo “principale”, il 14 febbraio, dieci anni dopo. Lo avevo incontrato alcuni anni fa, quando scrissi il primo mio libro sulla storia della Nutella, e mi fornì tante preziose informazioni. Lo piangono i quattro figli Enrico, Paolo, Chiara e Sandro, che mi hanno fatto arrivare delle immagini del loro papà e un suo breve curriculum.

[Nella foto, con il camice bianco, Francesco Rivella con accanto Michele Ferrero, alla fine degli anni 50. Intorno ci sono degli ospiti non identificati in visita alla Ferrero, forse una commissione parlamentare]

Nel libro “Nutella un mito italiano” (2004) avevo raccontato che venne assunto nel 1953, quando aveva ventisei anni, appena laureato: rimase in azienda fino al 1993. Fu scelto direttamente da Giovanni Ferrero, lo zio di Michele, e subito assunto: lo portò via da un’azienda di esplosivi che stava lavorando in Toscana per costruire l’Autostrada del Sole. Il padre di Rivella aveva un forno a Barbaresco e si era lamentato con l’imprenditore dolciario – quando questi gli portava i suoi prodotti – per quel figlio che sarebbe presto dovuto andare a lavorare lontano dalle Langhe. «Lo prendiamo noi, non preoccuparti. Mandalo in fabbrica, abbiamo bisogno di un chimico…», gli aveva risposto. Fu così: invece di costruire strade, Francesco Rivella si ritrovò ad analizzare gli oli vegetali per migliorare i prodotti usciti dal «pastone» di «monsù Pietro». Il primo passo fu la creazione di un piccolo laboratorio chimico a Milano: doveva servire per analizzare le materie prime che Giovanni e Michele andavano a comprare.

E questa è la citazione che ho ancora dedicato al chimico Francesco Rivella [nella foto, in un laboratorio della Ferrero negli anni 60] nel mio ultimo libro, “Il nuovo mondo Nutella. 60 anni di innovazione” (Rizzoli BUR) :

Michele Ferrero amava entrare in un supermercato in incognito e, in compagnia di qualche collaboratore, assaggiare i prodotti della sua azienda e della concorrenza. Un’abitudine acquisita quando lo zio Giovanni era ancora vivo e il giovane imprenditore cominciava a girare i mercati per comprare le materie prime e cercare di carpire i “segreti” degli altri produttori europei. Lo conferma Francesco Rivella, il chimico assunto nel 1952 che è rimasto per quarant’anni in azienda. Fu creato un piccolo laboratorio chimico a Milano, per analizzare le materie prime che Giovanni e Michele andavano a comprare. Da quel momento iniziarono i viaggi in Europa. «Dobbiamo uscire da Alba», diceva sempre Michele. Così, prima di decidere l’investimento Ferrero in Germania, partì con il “chimico” Rivella per un lungo viaggio nei Paesi del nord. Non si persero una Süsswaren tedesca o una pâtisserie francese e belga. Compravano cioccolatini, cremini, tavolette, merendine: li analizzarono, non per copiarli, ma per farli meglio. Volevano uscire dai surrogati e tostare in proprio il cacao. Nacquero le tavolette fondenti Ducalba, che ebbero successo: un cioccolato di qualità. Sulle torri medioevali di Alba iniziò a spandersi il profumo delle fave di cacao appena tostate nel moderno stabilimento sulle rive del Tanaro.

Con Francesco Rivella, che dal 1963 divenne Dirigente Tecnico responsabile della qualità totale e dal 1973 vice direttore delle ricerche di base del gruppo Ferrero, con la supervisione dei vari laboratori chimici e tecnologici in Italia, Germania, Francia, se ne è andato uno degli uomini “con la chiave a stella” – come li definì Primo Levi nel suo romanzo, che tra l’altro era suo amico – che ha contribuito a realizzare il “miracolo della Nutella” di cui si è tanto parlato in questi giorni, sia nel ricordo dei dieci anni dalla scomparsa del Cavalier Michele Ferrero, sia nella celebrazione dei 60 anni dalla nascita della crema da spalmare alle nocciole e cacao più famosa del modo. Il “chimico” vi diede il suo importante contributo.

I funerali si svolgeranno ad Alba lunedì 17 marzo 2025, alle ore 14:45, a partire dalla sua abitazione di via Roma 12.

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