La tradizionale ricetta suggerita da Cinzia Branzaglia e dalle altre donne di Cesena, presenti al Salone del Gusto di Torino del 2012, che fanno parte della Associazione per la valorizzazione della piadina romagnola. C. V.
Tempo di preparazione: 15 minuti + la lievitazione
Ingredienti:
Per 7 piadine
1 kg di farina tipo 0; 15-20 gr di lievito per torte salate; 150 gr di strutto (oppure 70 di strutto e 80 gr di olio extravergine di oliva); 1 pizzico di sale; acqua fredda q.b.; per la farcitura: squacquerone e fichi caramellati
Preparazione:
Disponete la farina a fontana, con al centro lo strutto a pezzetti, il lievito, il sale e un bicchiere d’acqua. Amalgamate con le mani per 5 minuti. Formate una palla, copritela con la pellicola trasparente e lasciatela lievitare a temperatura ambiente per 2-3 ore. Suddividetela in 7 pezzi e stendete ognuno, con il matterello, formando una piadina. Cuocete in padella antiaderente a fuoco basso per 5-6 minuti, rigirandola. Farcite con squacquerone e fichi caramellati
[Pubblicata sulla pagina “sapori” di “Leggo” il 30 ottobre 2012]
Il vino
L’Estathè Verde con i polifenoli
Il tè è la classica bevanda calda che gli inglesi sorseggiano alle cinque del pomeriggio. In Italia, nel 1972, dallo stabilimento Ferrero di Alba (Cn) usciva il primo bicchierino monodose freddo, da bere con la cannuccia. Una bevanda dissetante, subito pubblicizzata come naturale e senza conservanti: Estathè. Un «infuso di vero tè» che in quarant’anni ha conquistato milioni di consumatori, soprattutto giovani. All’inizio era soltanto al limone, dal 1998 anche alla pesca e dal 2008 c’è il green, «il più ricco di polifenoli». Al Salone del Gusto è arrivata la proposta di abbinare Estathè con i cibi di strada: abbiamo provato «Estathè Verde» con la piadina ai fichi caramellati. Il suo gusto delicato, non troppo dolce, con una punta aromatica, ci è parso un gradevole accompagnamento per questo piatto romagnolo.
Prezzo: 1.5 euro (1,5 l) Zona: Alba (Cn) Gradazione: Senza coloranti