Il Pranzo A Mille organizzato dal Banco Alimentare del Piemonte a Torino è stato un grande successo, domenica 11 aprile 2021. Sono tanti volontari che hanno contribuito a questa delivery senza precedente, che ha portato un pranzo “stellato” a mille persone: i tanti volontari, puntuali nel ritiro ai ristoranti come orologi svizzeri; il Vescovo Mons. Cesare Nosiglia; lo scrittore torinese di noir Enrico Pandiani (che nel suo ultimo avvicente giallo ambientato sotto la Mole, “Lontano da casa”, Salani, ricorda più volte l’attività solidale della food bank) i giornalisti Marco Fedele e Gianfranco De Maria come “inviati” speciali per la diretta Facebook che ha condotto da casa chi scrive, Gigi Padovai, con Clara inviata a Piano 35 e da Zheng Yang; i “cuochi di speranza” che hanno acceso i fornelli soltanto per i poveri; le aziende e gli artigiani che hanno regalato bottiglie di vino, caffè, cioccolatini, grissini, libri… nella borsa che è stata consegnata a tutte le 250 famiglie.
E’ stata una grande soddisfazione vedere funzionare tutto alla perfezione, grazie al coordinamento della direttrice Vilma Soncin coadiovata da Stefano Perini, con il grande lavoro sulla comunicazione di Chiara Lignarolo, giornalista dell’ufficio stampa. E il presidente Salvatore Collarino ha dispensato consigli, si è speso con volontari e stakeholder. Abbiamo conosciuto questa onlus dieci anni fa, in occasione della prima Cena a Mille, quando il presidente di allora, l’antiquario torinese Roberto Cena (ora impegnato nel rilancio delle OGR) ci chiese di trovare “un cuoco stellato” per dare da mangiare tutti insieme a mille indigenti assistiti da varie associazioni caritatetevoli, parrocchie, la Caritas. Ci riuscimmo in pochi mesi, Clara ed io, e da allora il Banco ci ha coinvolto sempre più.
Come ha scritto Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, un gastronomo che non si ponga il problema di chi “ha fame” non è un gastronomo con una visione olistica. E l’esperienza del Pranzo a Mille ce l’ha dimostrato. Torino è una città da sempre accogliente, solidale. Pur vivendo una crisi difficile, i ristoratori e le aziende hanno partecipato con passione all’iniziativa. E’ un segno di “senso civico”, come ci ha detto lo chef Matteo Baronetto, 1* Michelin, del ristorante storico “Del Cambio”, che deve impegnare anche gli chef, star mediatiche che ormai riflettono e partecipano con intelligenza ai problemi della società.
Perché ci siamo dedicati a questo progetto, da critici gastronomici e food writer? Siamo stati contattati a metà gennaio di quest’anno dal Presidente del Banco Alimentare del Piemonte, per il quale siamo volontari. Sulle prime, ci sembrava un’idea bellissima, ma di non facile realizzazione, considerata la pandemia in corso. Non ci siamo persi d’animo, abbiamo lavorato per tre mesi, ed è stata una esperienza entusiasmante. Infatti i ristoranti, gli artigiani, le aziende hanno aderito spontaneamente con un passa-parola che ha fatto moltiplicare i ristoranti, da una decina prevista all’inizio agli attuali 28.
Il commento più bello che ho sentito ieri conducendo sulla nostra pagina Facebook e sul quella del Banco Alimentare del Piemonte una “diretta” di tre ore <(qui per rivederla, se volete… https://fb.watch/4PO2S5q59k/ ] con tanti interventi di chef e giornalisti, è venuta da un volontario che stava portando le box a una famiglia in difficoltà, in periferia di Torino: “Queste persone ci ringraziano, perché una cosa è sopravvivere, una cosa è vivere. E con questo pranzo della domenica abbiamo portato un po’ di felicità”. E questo messaggio giunto al Banco Alimentare, da una delle famiglie che ha ricevuto il pacco, ci scalda il cuore:
“Alla cortese attenzione del responsabile e tutti i suoi collaboratori del banco alimentare di Torino. Mi chiamo xxxx residente in Torino via Carrera ove oggi con il Vescovo sono stati consegnati i pranzi fatti dai ristoratori aderenti a questa brillante e solidale iniziativa. Siamo qui a ringraziarvi per quello che fate non solo per noi, ammiriamo e stimiamo tutto il vs operato e grazie a voi oggi abbiamo mangiato dei piatti buoni e nutrienti per questo vi ringraziamo infinitamente con la speranza che queste iniziative grazie di vero cuore dai nostri figli in occasione porgiami i nostri più sinceri saluti”.
Le famiglie hanno ricevuto a casa una box contenente un pasto completo cucinato da trenta “cuochi di speranza”, tra cui dieci chef stellati. Tutto ciò è stato possibile grazie a 250 volontari del Banco Alimentare del Piemonte, che dalle ore dieci e trenta della mattina di domenica 11 aprile si sono presentati nelle cucine dei ristoranti che hanno aderito all’iniziativa (vedi elenco qui sotto), per ritirare le box dei pasti e le porteranno a 250 indirizzi. Ciascun nucleo familiare riceverà quattro pranzi completi, con tre portate: un primo, un secondo e un dessert.
Inoltre ogni famiglia ha ricevuto in dono una borsa speciale contenente un bottiglia di vino – donata dall’Ais di Torino, dal Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese e da sei cantine (Marrone di La Morra, Dorigo di Premariacco, Fontanafredda di Serralunga d’Alba, Garesio di Serralunga d’Alba, Marchesi di Barolo di Barolo e Ricossa di Castel Boglione) – un sacchetto di ovetti di cioccolato o gianduiotti – donati dai Maestri del Gusto Davide Appendino, Boella & Sorrisi, Gabriele Maiolani di Odilla, Guido Castagna, Guido Gobino, Sergio Arzilli di La Perla, i fratelli Fioraso di Piemont, Michele Calderazzo e Francesco Roncarolo di Prodotti Gianduia, oltre alle aziende Baratti & Milano, Calcagno 1946, Domori, Peyrano, alla storica pasticceria Pfatisch e alla cioccolateria del progetto educativo solidale di Piazza dei Mestieri – un sacchetto di grissini (Maestro del Gusto Rudy Marangon di Agribiscotto di Pianezza), un pacchetto di caffè Lavazza Tierra Bio, un libro donato da alcune case editrici locali (Daniela Piazza, Add, Scritturapura e Spunto), una piantina di fiori e una tovaglietta decorata per un indimenticabile pranzo domenicale.
E’ stato un momento di attenzione per chi ha sofferto di più durante la pandemia. Un progetto che è stato possibile realizzare grazie alla generosità e disponibilità di ristoranti, cioccolatieri, artigiani del cibo e tutte le aziende coivolte.
Clara ed io siamo stati coinvolti a gennaio dal presidente del Banco Alimentare del Piemonte, Salvatore Collarino, e dopo le prime riunioni al magazzino del Banco Alimentare del Piemonte, a Moncalieri, ci siamo messi all’opera, ottenendo una entusiastica collaborazione per questo “Pranzo a mille”. E ci sono arrivati anche sostegni in denaro, per coprire le spese, e in volontariato, da parte di associazioni come Inner Wheel 45° Parallelo con la presidente Elisabetta Cocito, il Lions Club Torino Taurasia, con l’interessamento dell’avvocata Claudia Munno, l’Apid con la presidente Brigitte Sardo e tanti altri (ci scuseranno quanti abbiamo dimenticato).
Organizzare questo evento è stata per noi un’esperienza esaltante, perché abbiamo sempre trovato le porte aperte per un’iniziativa che sulle prime poteva sembrare irrealizzabile, resa ancora più difficile dal fatto che il Piemonte domenica eraancora in zona rossa. Ma nessuno si è tirato indietro. Raccogliendo le interviste per i video girati in tutti i ristoranti, con gli artigiani, con i responsabili della cantine vinicole, abbiamo trovato condivisione, entusiasmo, voglia di ripartire e consapevolezza di voler aiutare chi è maggiormente in difficoltà.
Ecco qualche curiosità sugli chef che hanno consegneto i box con le loro prelibatezze al piccolo esercito di volontari del Banco Alimentare.
Nella brigata di “cuochi di speranza” hanno acceso i fornelli le quattro cucine dei ristoranti più antichi di Torino:
– Tre Galline, via Bellezia 37, che fin dal 1592 era in attività come locanda
– Del Cambio, piazza Carignano 2, dal 1757
– Albergo Ristorante San Giors, via Borgo Dora 3, dal 1815
– Ristorante Monferrato, via Monferrato 6, dal 1820
Inoltre è rappresentata anche la “modernità” multietnica, con tre cuochi di origini straniere da tempo ben integrati a Torino:
– chef Liviu Ceoflec, romeno, del ristorante Bricks
– chef Silvia Ling, cinese, del ristorante Zheng Yang
– chef Alexander Robles, peruviano, del ristorante Carlina
Ci sono dieci chef stellati, e anche due con la nuova “stella Verde” Michelin, attenti all’ambiente che preparano i loro piatti con ingredienti del loro orto: Mariangela Susigan del ristorante Gardenia di Caluso e Igor Macchia del ristorante Casa Format di Orbassano. Mariangela Susigan e Igor Macchia hanno partecipato anche alla prima “Cena a mille” del 28 dicembre 2011 (dieci anni fa) al Pala Isozaki.
Domenica 11 aprile sarà una giornata di lavoro diversa dal solito, nelle cucine di questi ristoranti. Nella certezza che sarà una bella domenica di speranza, vogliamo ringraziare tutti di cuore.
Clara e Gigi Padovani
CLICCANDO SUL NOME DEL RISTORANTE POTETE VEDERE IL VIDEO REGISTRATO CON LO CHEF
RISTORANTI IN TORINO CITTA’
Antonio Chiodi Latini –chef Antonio Chiodi Latini
?
Tapas vegetariane: Russa di rutabaga; Antipasto piemontese; Bocconcino d’agretti;
Rossa francese; Patata d’altura; Pasta al pesto con mangiatutto
Croccanti di multicereali; Tartelletta di fragola
Bricks –chef Liviu Ceoflec
?
Panzanella
Gnocchi con fonduta di toma
Colomba Bricks
Cannavacciuolo Bistrot – chef Tonino Cannavacciuolo – resident Nicola Somma – 1* Michelin
?
Polpo e patate
Lasagna con verdure primaverili
Parmigiana di melanzane
Carlina – chef Alexander Robles
?
Risotto alle verdure gratinato
Sugarello e patate al forno
Lingotto al cioccolato
Carignano –(GrandHotel Sitea) – chef Fabrizio Tesse – 1* Michelin
?
Lasagne alla piemontese funghi porcini e Castelmagno
Spezzatino di baccalà pomodori ciliegini secchi e fiori di cappero
Tiramisù al limone
Casa Vicina – (Green Pea) – chef Claudio Vicina – 1* Michelin
?
Bugie alla salvia
Sformato di zucchine, salsa al pomodoro fresco
Enkir mantecato con carciofi liguri al pesto
Bignola di Torino allo chantilly, fragola e panna
Antica Trattoria “Con Calma” – chef Luca Di Miceli
?
Timballo di riso alle verdure primaverili con croccante al basilico su crema di lattuga
Torta pasqualina con salsa al parmigiano
Île flottante al caramello su crema inglese
Condividere –(Nuvola Lavazza) – chef Federico Zanasi – 1* Michelin
?
Gnocchi alla romana
Seppie patate e piselli
Bônet
Cornoler – chef Simone Bianco
?
Orzotto al radicchio di Treviso
Zucca arrosto, gorgonzola e amaretti
Panna cotta alla liquirizia
Del Cambio –chef Matteo Baronetto – 1* Michelin
?
Insalata di riso
Parmigiana di melanzane
Tiramisù
Eataly Lingotto – chef Patrik Lisa
?
Cannelloni di magro (ricotta e spinaci)
Baccalà in umido con patate, olive taggiasche e pomodori
Panna cotta al caramello
Eragoffi –chef Lorenzo Careggio
?
Plin e jus di verdure
Era una giardiniera
Bônet al caramello salato
Gufo Bianco – chef Andrea Pio
?
Lasagne vegetariane
Filetto di pesce persico al forno con ratatouille primaverile
Meringa soffice al caramello con crema pasticcera alle bacche di vaniglia
La Limonaia –chef Cesare Grandi
?
Riso patate e cozze
Trota in crosta di erbe con verdure
Bavarese alla vaniglia, biscotto al pistacchio e gelee di lampone
Monferrato – chef Fabrizio Canavero
?
Fagottino di crespella con sairass ed erbette in salsa Mornay gratinato
Parmigiana di melanzane viola e zucchine fiore
“Friciulin” monferrini alla vaniglia e al cioccolato
Piano 35 –chef Marco Sacco – resident Christian Balzo – 1* Michelin
?
Lasagnetta di mascarpa e trota di montagna
Moscardini in umido con patate
Ganache al cioccolato e mirtilli selvatici
Piazza dei Mestieri – chef Maurizio Camilli
?
Rabaton con ortiche
Baccalà
Cheese cake con pasta di meliga e seirass
San Giors –chef Paolo Ribotto
?
Lasagne con verdure dei contadini di Porta Palazzo e toma di montagna
Tortino salato con verdure di stagione e toma del lait brusc
Contorno di verdure di campo ripassate
Bonet
Spazio7 – (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo) chef Alessandro Mecca –1* Michelin
?
Zuppa di farro e ceci
Seppie, ricciola e patate alla livornese
Sachertorte
Spazio Mouv’ –chef Mauro Virdis
?
Zuppa di farro e ceci
Seppie, ricciola e patate alla livornese
Sachertorte
Tre Galline – chef Luigi Rosato
?
Risotto al raschera
Rombo in umido
Bônet
Vitel Etonné – chef Massimiliano Brunetto
?
Lasagne con asparagi ed erbette
Guazzetto di scorfano
Bônet
Zheng Yang – chef Silvia Ling
?
Riso saltato con verdure di stagione
Bocconcini di merluzzo saltati con cipollotto e zenzero
Long Yan sciroppate
RISTORANTI IN PROVINCIA DI TORINO
Casa Format –Chef Giovanni Grasso e Igor Macchia (Orbassano) 1* Verde Michelin
?
Polenta e giardiniera
Pasta all’uovo e verdure
Pan brioches e crema inglese
Dolce Stil Novo alla Reggia –chef Alfredo Russo – 1* Michelin – Venaria Reale
?
Ravioli di pesce e zucchine al pomodoro
Filetto di trota con crema di patate capperi e olive nere
Creme caramel
Gardenia – chef Mariangela Susigan – 1* Michelin – Caluso
?
Lasagnetta di asparagi, zucchine e porri, burrata e pesto
Sgombro alla piastra con salmoriglio di agrumi e zenzero; scarola, spiani, cipolla rossa
Lingotto di yogurt, lime e fragole
La Cadrega – chef Giorgio Picco – Moncalieri
?
Lasagne con radicchio e toma
Frittatine di erbe spontanee con insalata di finocchi e arance
Bônet
La Piola di via Piol –chef Mimmo Girioli – Rivoli
?
Insalata di farro, pescato e verdure croccanti
Parmigiana di spada
Tortino di mela e cannella con crema al limone
PER IL CAFFÈ
Lavazza Torino, Italia, 1895
PER OVETTI DI CIOCCOLATO E GIANDUIOTTI
Davide Appendino – Maestro del Gusto
Baratti & Milano – Bra (Cn)
Boella & Sorrisi – Maestro del Gusto
Bottega Storica Odilla Bastoni – Maestro del Gusto
Calcagno 1946 – Collegno (To)
Guido Castagna – Maestro del Gusto
Domori – None (To)
Guido Gobino – Maestro del Gusto
La Perla – Maestro del Gusto
Peyrano – Torino
Pfatisch – Torino
Piazza dei Mestieri – Torino
Piemônt Cioccolato – Maestro del Gusto
Prodotti Gianduja – Maestro del Gusto
PER I GRISSINI
AgriBiscotto – Maestro del Gusto panificatore Rudy Marangon – Pianezza
PER IL VINO
Associazione Italiana Sommelier – Delegazione di Torino
Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese
Azienda Agricola Marrone – Serralunga d’Alba (Cn)
Alessio Dorigo – Premariacco (Ud)
Fontanafredda – Serralunga d’Alba (Cn)
Garesio Vini – Serralunga d’Alba (Cn)
Marchesi di Barolo – Barolo (Cn)
Ricossa – Castel Boglione (At)
PER I LIBRI
ADD Editrice
Daniela Piazza Editore
Scrittura Pura
Spunto Edizioni