Tutti dietro a Carlin con la fisarmonica su una strada di Langa, nella notte di Canté i’euv
Carlo Petrini si improvvisa vigile urbano durante Canté i’euv per far passare i canterni
Un momento di Canté i’euv in piazza XX Settembre a Bra,
a pochi passi dalla sede di Slow Food di via Mendicità Istruita.
In primo piano si intravede Carlin
Un’immagine di un Canté i’euv in una cascina di Langa: a destra un Carlin ventenne, in secondo piano con il cappello Silvio Barbero (attuale segretario nazionale di Slow Food) e al centro con la barba Giovanni Ravinale, cui è dedicato il libro insieme con il produttore di Barolo, Bartolo Mascarello
[la foto è dell’Archivio Slow Food, scattata da Tino Gerbaldo]
L’ultimo anno in cui si svolse la rassegna fu il 1980. Vi furono poi problemi,
con ritardati pagamenti da parte della Regione Piemonte. Per questo motivo
i ragazzi dell’Arci Langhe decisero di lanciarsi nell’attività commerciale
per recupare un po’ di fondi e pagare i debiti accumulati. Nacque così
lo Spaccio di Unità Popolare e la voglia di dedicarsi al cibo di Petrini & Co:
da animatori culturali a divulgatori delle bontà di un territorio
Il manifesto della seconda edizione, svoltasi nel 1980
Organizzata da Arci Langhe, si svolse nella primavera del 1979, a Bra,
la prima rassegna di canzoni popolari che prese spunto dalla tradizione
di “cantar le uova”: nella notte Petrini e i ragazzi dell’associazione
andavano a suonare per le cascine di Langa e Roero. L’idea
fu di organizzare una manifestazione che ripetesse in piazza quel tipo
di musica. Fecero arrivare in città tanti gruppi da tutta Europa
e fu un grande successo
Carlo Petrini affacciato alla sede di Arci Langhe e del Pdup in una casa del centro storico di Bra, cittadina del sud Piemonte dove era nato nel 1949. Animatore culturale e politico, partecipò ai movimenti giovanili e studenteschi del ‘68 prima di deidicarsi alla cultura materiale del cibo e alla convivialità