Un piatto tipico dell’arco alpino in cui la polenta è protagonista. Lo chef Alfio Ghezzi, del Ristorante Locanda Margon di Trento, consiglia di prepararla con 1/2 litro d’acqua, 70 g di farina di mais di Storo e, a fine cottura, di insaporirla con 40g di burro fuso profumato con rosmarino C. V.
Tempo di preparazione: 50 minuti
Ingredienti:
Per 4 persone
- 4 cosce di coniglio
- 70 g di burro
- 80 g fegatini del coniglio
- 2 spicchi di aglio
- 2 rametti di timo
- 1 dl di vino bianco
- 50 cl di vin Santo
- 3 cipolle bianche sbucciate
- sale e pepe
Preparazione:
Salate, pepate il coniglio e arrostitelo con 50g di burro, aglio e timo; sfumate con il vino bianco e poi traferitelo in una teglia con le cipolle tagliate a metà. Infornate a 165° C per 35 minuti; poi filtrate il fondo di cottura e, con un coltello, private dell’osso le cosce di coniglio. In una padellina sciogliete il burro rimasto, unite il timo e i fegatini: arrostiteli, sfumate con il vin Santo e aggiungeteli al fondo di cottura del coniglio. Frullate il tutto per ottenerne una salsa. In ogni piatto, sopra la polenta adagiate una coscia di coniglio, la cipolla e irrorate con la salsa di fegatini.
[Pubblicata sulle pagine “sapori” di “Leggo” il 13 marzo 2012]
Il vino
Ferrari Perlé Rosé Metodo Classico
Fu Giulio Ferrari, nel 1902, ad avere l’intuizione che ha cambiato la storia dell’enologia trentina: produrre lo spumante con lo stesso metodo dello Champagne. Portò a Trento le barbatelle di chardonnay e da allora è nato il «remuage italiano», con le bottiglie ruotate a mano sui cavalletti e la sboccatura successiva. La famiglia Lunelli, che acquisì le cantine dal fondatore, continua una tradizione secolare pur con 5 milioni di bottiglie, che sono ambasciatrici del made in Italy in tutto il mondo: bollicine italiane che accompagnano da sempre i momenti di festa. Il Ferrari Perlé Rosé 2005 è un millesimato di alto lignaggio, ottenuto dai vigneti di proprietà (80% Pinot Nero e 20% Chardonnay) che matura sui propri lieviti e ha un’eleganza che si accompagna a una struttura notevole. Per queste caratteristiche è un brut da bere a tutto pasto, adatto non soltanto ad antipasti e primi (un risotto, per esempio) ma anche per piatti di carne delicata come il coniglio alla trentina.
Prezzo: 38-40 euro Zona: Trento Gradazione: 12,5°